Un manifesto culturale sull'estetica dell'ospitalità
“Si usano gli specchi per guardarsi il tuo viso; e si usan l'arte per guardarsi l'anima”
George Bernard Shaw, Back to Methuselah (A Metabiological Pentateuch), 1921
Al Jumeirah Capri Palace crediamo che l'arte non sia uno sfondo decorativo, ma una presenza viva,
uno sguardo attivo che abita lo spazio, stimola il pensiero e invita al dialogo.
Ogni opera, ogni gesto, è parte integrante dell'esperienza degli ospiti, una scintilla per la riflessione e la scoperta.
Appuntamenti con la bellezza: eventi culturali e artistici
Immergetevi nella collezione permanente di arte contemporanea:
White Artelier Capri espone le opere dei più grandi maestri del nostro tempo.
Jumeirah Capri Palace è uno spazio vibrante, dove l’arte in tutte le sue forme si fa linguaggio condiviso e fonte di autentica connessione. Un luogo che invita alla pausa, stimola la curiosità e ispira la riflessione. Immerso in una bellezza che è tanto estetica quanto etica, l’hotel si trasforma in un crocevia di relazioni sincere, espresse attraverso il linguaggio universale dell’arte, capace di oltrepassare confini e origini. Qui, il contenuto culturale diventa lo strumento più potente per dare significato agli spazi condivisi e per definire l’identità distintiva e senza tempo dell’hotel.
La collezione in esposizione comprende opere dei grandi maestri che hanno plasmato l’arte dal secolo scorso a oggi: da De Chirico a Paladino, da Pomodoro a Haring. Scopri la selezione di artisti che ti accompagneranno in un viaggio come esperienza culturale.
Per arricchire l’offerta culturale, ogni anno Jumeirah Capri Palace si impegna a costruire una narrazione temporanea attraverso l’esposizione di opere di diversi artisti internazionali.
La mostra allestita al Jumeirah Capri Palace in collaborazione con Galleria Continua esplora l'incontro tra luce e colore, un dialogo che va oltre l'estetica per diventare un'esperienza sensibile e intellegibile. La luce non si limita a illuminare: modella lo spazio, evidenzia le forme, rivela le superfici. Il colore non è pigmento, ma emozione visiva, un filtro soggettivo attraverso il quale il mondo viene modellato e rivelato. Da questo rapporto si sviluppa un legame tra realtà, percezione e interpretazione. Ogni sfumatura apre nuove possibilità, stimola pensieri, suscita emozioni diverse, dando vita a letture caleidoscopiche dello stesso spazio. Ogni artista illumina il tema “Colore luce” con la propria voce, creando un percorso fatto di diverse sfumature della stessa realtà. Scoprite le opere attualmente in mostra di Pistoletto, Ozzola, Ward, Tayou e Cecchini.
Un viaggio guidato nella mostra